lunedì 9 maggio 2016

Proposta per un nuovo modo di pensare


Non c'è tempo per gli amarcord. La discussione comparata della storia è ben altra cosa del "primaerameglio". Non bisogna mai confondere la nostalgia del passato che troppo spesso equivale all'individualismo anagrafico con l'analisi storica. Confrontarci con gli strumenti, le culture ed i progetti di questo secolo fa la differenza fra la critica ed il rimpianto (che sono immobilismo) e la ricerca di nuovi linguaggi politici.
Non "imbruttiamo" se i giovani non ci capiscono, non ci seguono e ci dileggiano. Io stessa, persi da tempo i miei ventanni, non posso seguire oratorie con la dialettica dei "cioè" e "al limite": mi puzzano di naftalina e di gattopardismo.
Provare. Tentare. Ricondurre la politica sul percorso contemporaneo. I nostalgici che hanno buttato l'ancora sul mare di un trascorso e irrecuperabile passato remoto stanno compiendo un delitto. È il tempo di nuove barche e di nuovi approdi. È tempo che le culture del nostro secolo abbiano spazi e dialettiche senza bastoni fra le ruote.

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