lunedì 30 maggio 2016

Di Genere si muore


Sara è morta, bruciata viva, da sola nel cuore della notte. Sara, che sembrava essere uscita dalla saga di Harry Potter, tanta la sua somiglianza con Luna, si è resa colpevole – in questa società malata al maschile – di aver detto di no all'uomo con cui non voleva più stare, che non amava più, che non poteva più essere il suo progetto di vita. Sara era bellissima, come lo sono tutte le ragazze. Sara era libera di scegliere come vivere, invece un uomo malato ha deciso per lei come doveva morire.

lunedì 23 maggio 2016

La strada è sempre in salita


Il bello del faccia a faccia con gli elettori è lo scoprire cosa pensano e come attivano il proprio pensiero. Oggi ho incontrato A, 30-35 anni, convivente da quando i genitori si sono trasferiti nel paese natio. “Io voto i 5 stelle”. 
 In democrazia c'è libertà, anche quella di dire “Pensa che se al governo non ci fosse stato il Pd non avresti avuto il riconoscimento della tua unione, solo per questo dovresti rivedere le tue posizioni…”. “Io 'ste unioni civili le schifo. A parte che non voglio i matrimoni dei froci, ma poi pensa che se io me lascio con lei me tocca pure pagajie l'alimenti...”. 

La politica dei tavolini senza una gamba


«Il cinema ha molti meriti, tra questi c’è quello di dare voce a chi non ce l’ha. Il mondo sta attraversando una fase pericolosa, è in atto un disegno di austerità e di neoliberismo che rischia di causare catastrofi, in una società fatta di pochi ricchi e moltissimi poveri... Dobbiamo invece dare un messaggio di fiducia, un altro assetto è possibile, e, soprattutto, è necessario».
Con queste parole Ken Loach ha commentato la sua vittoria della Palma d'Oro al Festival di Cannes.

domenica 22 maggio 2016

Non ci sarà un altro Giacinto detto Marco, si può essere felici solo tornando umani


La morte di Marco Pannella getta un vuoto nel turbinio della politica. Se ci sarà un uomo pronto a sostituirlo è una domanda che non ha senso. No, un altro Pannella non ci sarà. Alla sua tenacia, al suo coraggio, alle sue guerriglie dialettiche tutti noi dobbiamo una buona parte dei nostri diritti civili, quelli costituzionalmente non scritti e divenuti opera compiuta dopo anni ed anni di battaglie e quesiti referendari. Pannella non era un santo e non voleva esserlo. Aveva il coraggio di mettersi in gioco, di non piegare la testa e di non annuire aprioristicamente. Aveva il coraggio di farlo per gli altri, per tutti, non per se stesso. Aveva il coraggio di non essere un baciapile, un benaltrista, un perbenista e di non avere mai oscillazioni umorali.
Pannella è e sarà insostituibile in una società dove la cultura del coraggio è rivolta al personale e dove le voci di protesta sono patrimonio di un piccolissimo gruppo di non potere inascoltato.
Ci mancherà, ci mancheranno i bavagli ed i digiuni. Ci mancherà l'uomo consapevole che i diritti degli ultimi sono i diritti di tutti, che si può essere felici solo tornando umani.

sabato 14 maggio 2016

L'Italia è una Repubblica fondata sull'amore


Oggi ho fatto una lunga chiacchierata con alcuni cittadini mentre eravamo in fila alla posta. Due di loro li conosco da sempre, una coppia convivente con due figli. Si parlava di unioni civili.
Quello di cui ho avuto la certezza è che i pennivendoli dei giornali ed i pressappochisti televisivi sono riusciti a far metabolizzare un solo ambito della legge: matrimoni per gli omosessuali. E certo, questa è l'informazione che fa gossip, che solletica le pruderie di un popolo di voyer e di grandi fratelli.

lunedì 9 maggio 2016

Le cose per cui combatto


"… questa è la mia risposta: non che io amavo Cesare meno, ma che amavo Roma di più ..." dice Bruto attraverso Shakespeare.
Il punto è proprio questo amare Roma o amare il narcisismo? Dopo le dichiarazioni di Cantone (su cui ho voluto stendere un pietosissimo velo) amare Roma è l'unico sentimento a cui dal primo all'ultimo cittadino deve rivolgere il proprio impegno.
Cosa non ha funzionato? Ciascuno, naturalmente, fa i conti (e quindi le risposte) con le proprie competenze. C'è una locuzione che calza a pennello: scollati dalla realtà. Questo vuole dire lontani dai bisogni e dalle esigenze dei cittadini. Si è creato un vuoto sociale dentro al quale si sono perdute le identità dei bisogni del popolo. Welfare, politiche sociali.... i veri marziani di questa era amministrativa. Alla politica delle fontanelle, degli spot, delle propagande, della riesumazione di antichi progetti non troppo al passo coi tempi, del copia incolla delle altre metropoli, io preferisco (e combatto per) una politica delle eguaglianze e delle integrazioni.

La cronaca che non vorremmo leggere


Stamattina a Roma, in zona La Rustica, lo scoppio in una palazzina: 5 feriti si cui 3 gravi. I Vigili del Fuoco hanno dichiarato che si è trattato di un accumulo di gas nel sottoscala, dove erano stati ricavati tre alloggi.
Questa notizia ci deve portare a riflettere sulle condizioni abitative di un quadrante del nostro territorio compreso fra Via Mastrigli, Largo Sperlonga, Via Lucio Cassio e Via Gradoli. Qui molti palazzi sono seduti su bombe inesplose proprio perchè nei loro sottoscala sono state ricavate abitazioni: senza permessi, senza abitabilità, con contratti di locazione a nero, senza condizioni igienico sanitarie e sovrabitati.

Proposta per un nuovo modo di pensare


Non c'è tempo per gli amarcord. La discussione comparata della storia è ben altra cosa del "primaerameglio". Non bisogna mai confondere la nostalgia del passato che troppo spesso equivale all'individualismo anagrafico con l'analisi storica. Confrontarci con gli strumenti, le culture ed i progetti di questo secolo fa la differenza fra la critica ed il rimpianto (che sono immobilismo) e la ricerca di nuovi linguaggi politici.

domenica 8 maggio 2016

Ogni quartiere è donna


Io faccio sempre politica di genere. Mi chiedono: cosa vuole dire? parli sempre delle donne?
Si, parlo molto di donne e non solo per appartenenza, per femminismo e per cultura. Non voglio essere fraintesa in questo. Dico solo che la politica sulle donne non è esattamente politica per le donne.

Le sezioni chiuse


Perchè le sezioni devono essere riaperte? Perché c'è bisogno di politica. Non possiamo più permetterci di costruire una società affidandoci all'associazionismo. Ne abbiamo visto gli effetti con quel mondo di mezzo che ha portato a Mafia Capitale. La cosiddetta società civile è risultata marcia come la politica quando si sono interconnesse, quando essa non aveva più nessun progetto, nessuna visione d'insieme della società.

“Siamo finiti in carcere”


Siamo finiti in un carcere. Così John Berger definisce la condizione del mondo di oggi.
Ma un mondo che cade a pezzi può essere salvato dalla catastrofe finale? Io dico si sì.
Fino ad oggi per raccontare la nostra rabbia abbiamo usato la protesta, individuale, di gruppo, globale. Le proteste sono sempre rimaste silenti. Al termine di un percorso ogni corteo ripiega le sue bandiere e tutti tornano a casa per ritrovarvi le cose esattamente come le avevano lasciate.

giovedì 5 maggio 2016

La prima volta (di tanti)



Tanti giovani si apprestano a votare per la prima volta e lo faranno per la propria città e per il territorio municipale dove vivono, hanno amici, frequentano la scuola. La maggior pate dei ragazzi e delle ragazze non sono politicizzati, non come lo eravamo noi alla loro età. Egualmente le loro famiglie sono distanti dalla politica anche e soprattutto nell'esercizio del diritto/dovere del voto.
Assenteisti nella politica.

Non è cambiato nulla da allora, adesso dobbiamo cambiare


Pìjete gusto: guarda a uno a uno
tutti li Cardinali e li Prelati;
e vvederai che de romani nati
sce ne sò ppochi, o nnun ce n’è ggnisuno.

Nun ze sente che Nnapoli, Bbelluno,
Fermo, Fiorenza, Ggenova, Frascati...
e cqualunque scittà lli ppiú affamati
li manna a Rroma a ccojjonà er diggiuno.

Ma ssaría poco male lo sfamalli
er pegg’è cche de tanti che cce trotteno
li somari sò ppiú de li cavalli

E Rroma, indove viengheno a ddà ffonno,
e rrinnegheno Iddio, rubben’e ffotteno,
è la stalla e la chiavica der Monno.

(Li prelati e li Cardinali, G.G.Belli, 27 maggio 1834)