Stamattina a Roma, in zona La Rustica, lo scoppio
in una palazzina: 5 feriti si cui 3 gravi. I Vigili del Fuoco hanno
dichiarato che si è trattato di un accumulo di gas nel sottoscala,
dove erano stati ricavati tre alloggi.
Questa notizia ci deve portare a riflettere sulle
condizioni abitative di un quadrante del nostro territorio compreso
fra Via Mastrigli, Largo Sperlonga, Via Lucio Cassio e Via Gradoli.
Qui molti palazzi sono seduti su bombe inesplose proprio perchè nei
loro sottoscala sono state ricavate abitazioni: senza permessi, senza
abitabilità, con contratti di locazione a nero, senza condizioni
igienico sanitarie e sovrabitati.
Conosco le storie di tanti immigrati che ci vivono
o ci hanno vissuto. Famiglie numerose, con bimbi piccoli in 40mq a
400/700 euro al mese, attraverso le difficoltà quotidiane che con un
minimo sforzo ciascuno può immaginare. “Potevano restare a casa
loro”, dicono in molti dimenticando che in tuguri peggiori hanno
abitato nonni e genitori nei paesi italiani di origine ed in questa
periferia dove erano emigrati.
Io condanno quegli italiani senza scrupoli,
evasori, irregolari nel seguire le regole della legge, che fanno
profitto sfruttando e che, sebbene fingono di non saperlo, sono
aggettivabili come i negrieri e gli schiavisti di qualche secolo fa.
Tornare alla legalità attraverso le verifiche
casa per casa e le sanzioni ai locatori, riprendere il discorso
interrotto con i comitati di quartiere. Questa è una strada da
intraprendere subito.
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