domenica 22 maggio 2016

Non ci sarà un altro Giacinto detto Marco, si può essere felici solo tornando umani


La morte di Marco Pannella getta un vuoto nel turbinio della politica. Se ci sarà un uomo pronto a sostituirlo è una domanda che non ha senso. No, un altro Pannella non ci sarà. Alla sua tenacia, al suo coraggio, alle sue guerriglie dialettiche tutti noi dobbiamo una buona parte dei nostri diritti civili, quelli costituzionalmente non scritti e divenuti opera compiuta dopo anni ed anni di battaglie e quesiti referendari. Pannella non era un santo e non voleva esserlo. Aveva il coraggio di mettersi in gioco, di non piegare la testa e di non annuire aprioristicamente. Aveva il coraggio di farlo per gli altri, per tutti, non per se stesso. Aveva il coraggio di non essere un baciapile, un benaltrista, un perbenista e di non avere mai oscillazioni umorali.
Pannella è e sarà insostituibile in una società dove la cultura del coraggio è rivolta al personale e dove le voci di protesta sono patrimonio di un piccolissimo gruppo di non potere inascoltato.
Ci mancherà, ci mancheranno i bavagli ed i digiuni. Ci mancherà l'uomo consapevole che i diritti degli ultimi sono i diritti di tutti, che si può essere felici solo tornando umani.

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