lunedì 9 maggio 2016

Le cose per cui combatto


"… questa è la mia risposta: non che io amavo Cesare meno, ma che amavo Roma di più ..." dice Bruto attraverso Shakespeare.
Il punto è proprio questo amare Roma o amare il narcisismo? Dopo le dichiarazioni di Cantone (su cui ho voluto stendere un pietosissimo velo) amare Roma è l'unico sentimento a cui dal primo all'ultimo cittadino deve rivolgere il proprio impegno.
Cosa non ha funzionato? Ciascuno, naturalmente, fa i conti (e quindi le risposte) con le proprie competenze. C'è una locuzione che calza a pennello: scollati dalla realtà. Questo vuole dire lontani dai bisogni e dalle esigenze dei cittadini. Si è creato un vuoto sociale dentro al quale si sono perdute le identità dei bisogni del popolo. Welfare, politiche sociali.... i veri marziani di questa era amministrativa. Alla politica delle fontanelle, degli spot, delle propagande, della riesumazione di antichi progetti non troppo al passo coi tempi, del copia incolla delle altre metropoli, io preferisco (e combatto per) una politica delle eguaglianze e delle integrazioni.

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