martedì 20 dicembre 2016

LA MEGLIO GIOVENTU'


Fabrizia avrebbe potuto essere mia figlia. Ma anche figlia della Fornero o di Poletti. Anagraficamente, intendo. Umanamente, invece, solo figlia mia e di quelli come me. Sembra quasi un assurdo caso del destino che la tragica morte di Fabrizia sia successa a ridosso dell'infelice oltraggio del ministro del lavoro (lo scrivo volutamente minuscolo, alla faccia del purismo e delle regole grammaticali), un assurdo caso che ci obbliga a riflettere come rivedere scelte scellerate fatte finora da ministri di ogni bandiera e da tecnici. 
Forzando la mia natura di mamma italica ho sempre insegnato ai miei figli ad essere pronti a volare per trovare un luogo ove poter realizzare i sogni. Essere obbligati a farlo è un'altra cosa. Un'amica su fb ha scritto. “ Il problema non è tanto il ministro senza laurea e diploma a Montecitorio, quanto l'ingegnere con laurea e master al call center”. 
Ecco noi siamo un Paese ancorato al Novecento, con le conquiste sindacali dei lavoratori, con gli operai emblema di lotta per i diritti, con l'articolo 18, con la muffa e la paura del rinnovamento. Abbiamo perseguito una ideologia sociopatica: volere figli istruiti senza progettare il loro futuro. Ed eccoci qui: una nazione sempre più vecchia, senza visione del futuro. Non abbiamo licenziato nessuno dei “non aventi diritto”, nessuno dei tanti che “scaldano la poltrona” (perché non solo in politica si scaldano le poltrone), anzi abbiamo dato loro sempre più diritti. Avete mai sentito di una battaglia per il rispetto dei doveri? Ci sono solo diritti e spesso doveri rovesciati? Un fannullone licenziato per un giovane assunto. Non sarebbe difficile. Non è un paradosso. Il paradosso è mandarli via.
Penso a quei cortili delle scuole e delle università, con quella meravigliosa gioventù in sosta ed in transito. Penso che dobbiamo smetterla di cacciarli, che i docenti tutti debbano essere orgogliosi e fieri di poterli vivere, che ogni madre ed ogni padre possa ritrovarli a cena, presenti non in video chat. Penso che il ministro debba dimettersi subito, subitissimo. Penso che anche il Pd, il mio partito, sia un'accozzaglia di persone con identità compromessa. Penso e giro per casa, per le stanza, una ad una… i miei figli sono ancora qui ma non so per quanto tempo ancora sarò una madre fortunata.