lunedì 21 novembre 2016

DEI DIRITTI E DELLE PENE ALTRUI




Quando i diritti di una categoria ledono i diritti degli altri cittadini possiamo ancora parlare di diritti? I lavoratori (quelli con il 14% di assenteismo fisso) Atac hanno indetto un altro sciopero: 25 novembre, stavolta di venerdì mica come quello del 15 scorso.
Guardate. Io non voglio parlare dei diritti lesi di chi si deve recare a lavoro e ci va in autobus, di chi deve fare una visita in ospedale e sta aspettando quel giorno da sei mesi, degli anziani con o senza tessera che rimarranno bloccati a casa e rincoglionirsi con i programmi catastrofici di Rete4.
Parliamo degli studenti, una categoria che ci dimentichiamo essere categoria sociale di recenti e futuri cittadini. Gli studenti sono i fruitori della scuola e la scuola stabilisce (giustamente) un monte ore di assenze concesse. Tutte le assenze devono essere giustificate. TUTTE. Quelle delle malattie, dei motivi familiari, dell'oggihofattosega, dei ritardi, delle sveglie che non hanno suonato. Ed insieme anche quelle “a causa d'altri”, che ti fanno saltare una lezione importante, un compito in classe, un'interrogazione per una colpa che ti cade addosso ma che non è la tua.
Insomma, gli studenti questo mese si troveranno un “-12” di quel monte ore, per tollerare i diritti di altri.