Perchè le sezioni
devono essere riaperte? Perché c'è bisogno di politica. Non
possiamo più permetterci di costruire una società affidandoci
all'associazionismo. Ne abbiamo visto gli effetti con quel mondo di
mezzo che ha portato a Mafia Capitale. La cosiddetta società civile
è risultata marcia come la politica quando si sono interconnesse,
quando essa non aveva più nessun progetto, nessuna visione d'insieme
della società.
Vorrei si parlasse
dei “civili della società”, di quelle donne ed uomini che non
hanno bisogno di ricercare e premiare l'onestà perché in loro è
virtù già acquisita, che ricostruiscono, senza spot elettorali e
politica delle fontanelle, che lo fanno in silenzio e naturalmente
attraverso la quotidianità.
Per questo le
sezioni devono essere riaperte. Fabrizio Barca ha fatto un grande
lavoro di mappatura dei circoli romani. Quello che è mancato è
l'individuazione delle mele marce e degli iscritti capaci e
integerrimi. Così, anche in questa tornata elettorale, si è deciso
di candidare tantissime persone che vengono dai mondi
dell'associazionismo e del volontariato.
La classe
dirigente, gli amministratori devono avere esperienza di base della
politica e questa si conquista attraverso quel rapporto esclusivo che
le sezioni hanno con i cittadini del territorio.
La crisi della
rappresentanza politica vive anche della chiusura dei circoli.
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