martedì 13 settembre 2016

Zibaldoni e poche idee


Il mondo, quello nostro piccolo piccolo dinnanzi al mondo di fuori, è in grande confusione. E' vero tutto ed il contrario di tutto. E per questo i cittadini sono divisi in curve, come allo stadio: chi è pro e chi è contro. Che poi diventa un gioco teatrale alla Achille Campanile, come "l'acqua minerale naturale" e “l'acqua minerale, naturale" del cameriere in tilt. 
Già, perchè chi è pro è insieme pro il pro e contro il contro. D'altro canto chi è contro ha un suo pro di cui è pro ed un contro di cui è contro. Il mondo è bello perchè è vario. Vario, non in confusione. Nell'ordine generale, salvis iuribus i principi basilari della democrazia e delle leggi, tutti hanno egualmente ragione e tutti hanno torto. 
Se ci fossero competenze, se ci fossero uomini e donne la cui onestà non è il principio che si trasforma nel valore aggiunto ma il semplice e doveroso atto di partenza obbligatorio, se ci fossero le idee, se ci fosse la progettualità non ci sarebbero confusione e il tutto abbracciato al contrario di tutto. 
La politica (forse solo ciò che mi aspetto da essa) dovrebbe fornire le certezze, dovrebbe trasformare le attese, le speranze ed i bisogni in sicurezze omnicomprensive. Se gli uomini e le donne della politica non sanno farlo, si limitano a piccole clip di interventi che basteranno a pochi e indigneranno altri. La politica ha fallito? No, gli uomini e le donne stanno mandando in bancarotta etica la politica. 
La progettualità che mi aspetto deve favorire tutti i cittadini, non accontentare me. Se si riuscisse ad agire oltre, cancelleremmo con un colpo di spugna i pro ed i contro della confusione e rimarrebbero solo i mi piace/non mi piace che non creano zibaldoni e menti confuse.

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